Il caldo comincia a farsi sentire, le vacanze estive si avvicinano velocemente e non vedi l’ora di raggiungere la destinazione che hai sognato per tutto l’anno. È tutto pronto, biglietti, itinerari e guide, non resta che partire. Ma il periodo di crisi che stiamo vivendo può nascondere diverse insidie per chi decide di mettersi in viaggio. Cosa fare quindi in caso di vacanze rovinate? È possibile ottenere risarcimenti o rimborsi? E quando?

Quando si ha diritto al “danno da vacanza rovinata”?

Il “danno da vacanza rovinata” è stato inserito all’interno del codice del turismo nel giugno del 2011; è un tipo di danno non patrimoniale legato ad esempio, all’irripetibilità dell’occasione perduta. Insomma, se la vacanza si rivela una fonte di stress per le aspettative disattese o per altri motivi è possibile domandare (oltre ad un equo rimborso economico) anche un risarcimento per il disagio psico-fisico subito.

Attenzione però, questo è un diritto che vale solo per chi ha acquistato un pacchetto turistico presso un’Agenzia o un Tour Operator. Chi acquista invece in autonomia il viaggio non può avvalersi dell’Articolo 47 del Codice del Turismo.

Come si quantifica il danno da vacanza rovinata?

A differenza dei danni economici a seguito di disservizi che possono essere documentati e dunque rimborsati, i danni non patrimoniali non possono ovviamente avvalersi di strumenti come, ad esempio, una tabella di riferimento per quantificare il danno. Le valutazioni possono essere effettuate affiancandosi ad una Associazione di consumatori, considerando l’incidenza del disservizio sulla vacanza, lo stress, il tempo perso. È consigliabile documentare il più possibile il disagio subito in modo tale da avere più materiale possibile a sostenere il reclamo.

Volo cancellato: quando si ha diritto a rimborso e quando a risarcimento?

Il tutto dipende se in effetti la cancellazione è dovuta a cause di forza maggiore come ad esempio condizioni meteo, scioperi o emergenze, oppure se è dovuta a negligenza della compagnia (guasti, problemi logistici o tecnici). Approfondiamo:

Le cause della cancellazione sono eccezionali: in questo caso il passeggero si trova di fronte due possibilità. La prima prevede lo spostamento su un altro volo, la seconda invece, prevede la rinuncia con rimborso del biglietto. Sia nel primo che nel secondo caso la compagnia aerea è tenuta a fornire al passeggero tutte le informazioni e l’assistenza di cui necessita (pasti, pernottamento quando necessario, due telefonate).

Mentre quando le cause della cancellazione non sono eccezionali: il passeggero avrà a disposizione entrambe le scelte viste in precedenza, ma oltre all’assistenza avrà diritto anche ad un rimborso economico da un minimo di 250 ad un massimo di 600 euro.

Volo in ritardo: quando si ha diritto al rimborso e quando al risarcimento?

I diritti rivendicabili dal passeggero aumentano con l’aumentare delle ore di ritardo del volo. Il ventaglio va dall’obbligo di informazione e assistenza gratuita fino al rimborso del biglietto. Vediamo le casistiche più nello specifico.

Ritardo superiore a 2, 3 o 4 ore. Si ha diritto all’assistenza gratuita da parte della compagnia.

Ritardo superiore a 5 ore (in partenza). Si ha diritto all’assistenza gratuita ed inoltre il rimborso del biglietto per la parte del viaggio non effettuata nonché alla compensazione economica.

Ritardo superiore a 3 ore (in arrivo). Si ha diritto alla compensazione economica ed all’assistenza. Inoltre, se la compagnia omette di informare ed assistere i passeggeri è consigliabile conservare le ricevute delle spese extra sostenute a causa del ritardo.

Se si subiscono danni diretti a causa del ritardo. L’utente ha diritto a chiedere un risarcimento fino a 4831 euro alla compagnia, se questa è registrata nei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal.

Bagaglio smarrito o danneggiato.

Nel caso in cui, invece, un bagaglio venga smarrito o consegnato in ritardo si ha diritto di rimborso sulle spese che l’utente è costretto ad affrontare, più un risarcimento danni fino a 1.164 euro. Oltre a compilare il modulo PIR presso l’ufficio lost & found è necessario anche presentare reclamo alla compagnia aerea. Il reclamo va presentato entro e non oltre 21 giorni dalla restituzione.

Per quanto riguarda il danneggiamento si ha diritto anche in questo caso ad un risarcimento fino a 1.164 euro, la procedura è la medesima descritta precedentemente ma il tempo a disposizione per presentare il reclamo cala a 7 giorni.

Fai un reclamo:

Se ti sei trovato in una di queste spiacevoli situazioni e vuoi effettuare un reclamo, ma non vieni ascoltato dalla compagnia aerea o più semplicemente vuoi essere sicuro che la pratica venga gestita da professionisti non esitare a contattarci compilando il form nella sezione viaggi e vacanze o inviandoci una mail all’indirizzo info@sosconsumatore.it .

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