Una bolletta morosa è di fatto una bolletta non pagata. In questi casi l’erogatore del servizio per tutelarsi ha il diritto e dovere di inviare un sollecito di pagamento e qualora la bolletta non venga pagata si vedrà costretto ad interrompere la fornitura.

Bolletta non pagata: cosa succede?

Quando un cliente non paga una bolletta entro la data indicata sulla fattura, la società di fornitura invia un sollecito di pagamento, si hanno comunque diversi giorni dopo la scadenza per effettuare il pagamento, prima che il fornitore invii il sollecito. Se anche in seguito al sollecito non vi è stato pagamento, il fornitore invierà un raccomandata in cui è indicato il termine ultimo per pagare prima che la fornitura venga sospesa.

Nella raccomandata saranno indicati anche:

Quanto costa pagare la bolletta in ritardo?

Quanto costa la riattivazione della fornitura?

Nel caso in cui la fornitura venga sospesa bisogna affrontare delle spese per la sospensione e la riattivazione, ovviamente con alcune differenze tra mercato tutelato e mercato libero:

Mercato tutelato

Mercato libero

Come si riattiva la fornitura?

La riattivazione deve essere richiesta al fornitore, ovviamente, con la documentazione che attesti il pagamento. Il fornitore avviserà il distributore che dovrà provvedere alla riattivazione entro un giorno feriale dalla data di richiesta.

Se il distributore ritarda nella riattivazione, il consumatore ha diritto ad un indennizzo. L’indennizzo sarà pari a 35 euro se il ritardo è del doppio oltre il tempo massimo, 70 euro se è del triplo e 105 euro se avviene oltre il triplo del tempo massimo.

Quando la fornitura non può essere sospesa?

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